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“Il cuore di De Coubertin. Come Genova realizzò le Vere Olimpiadi”
E se la rinascita di Genova, dopo la tragica ferita del crollo del Ponte Morandi nel greto del torrente che dà il nome alla Valpolcevera, passasse da una nuova edizione dei giochi più famosi del mondo? Dall’organizzazione delle Vere Olimpiadi? L’idea, un po’ folle, pagina dopo pagina prende vita nel nuovo romanzo di Simone Farello, dal titolo “Il cuore di De Coubertin. Come Genova realizzò le Vere Olimpiadi” (Erga Edizioni). Sì perché, nel volume, l’impresa è già riuscita e la cronaca inventata dell’evento, una irresistibile epopea, si intreccia con la storia, questa volta vera, delle Olimpiadi e dei suoi sport, con tanto di schede sul rapporto tra Olimpiadi e società.
A prepararle Walter l’Erudito, amico del protagonista del romanzo: Sandro, il consigliere comunale al centro già del primo romanzo di Farello dal titolo “Ogni maledetto martedì”, divenuto nel frattempo assessore allo Sport.
Olimpiadi Vere perché, spiega Sandro: “(…) le restituiremo ai legittimi proprietari: gli atleti e il pubblico. Insomma il popolo. E tutto questo lo farà Genova che, sopravvissuta alla sua catastrofe, lancia un messaggio universale di rinascita”.
Così gli inconfondibili cinque cerchi intrecciati si stagliano sulla bandiera di Genova, che è pronta a ospitare il cuore del Barone De Coubertin e con esso lo spirito originario delle Olimpiadi moderne e di quelle antiche, costruendo un rapporto speciale con la Grecia di oggi, tanto che nel libro ritroviamo Alexīs Tsipras e, in veste “inedita” di atleta Ironman 4.0, Gianīs Varoufakīs.
Con le Vere Olimpiadi la nostra città si trasforma in un grande spazio, dove ogni luogo può diventare un campo, un tatami, un ring, una pedana. Olimpiadi come un luogo dove tutto il mondo arriva per sognare il proprio sogno di gloria ad occhi aperti.
Non c’è che dire, seppur romanzato, un bellissimo augurio per la nostra città. E un modo per scegliere di vivere lo sport non soltanto come la cura del proprio corpo, ma anche e soprattutto come la cura dei propri sogni.
Simone Farello è nato e vive a Genova. Lavoratore nel settore delle telecomunicazioni, si è dedicato per nove anni ai 400 e agli 800 metri piani, abbandonando le piste di atletica leggera con una presenza in nazionale giovanile. Eletto tre volte in Consiglio Comunale a Genova, ha trascorso in Aula Rossa i 15 anni - di cui 3 da assessore - che hanno ispirato il suo primo romanzo Ogni maledetto martedì. Grande appassionato di libri, cura un blog di recensioni e collabora alla rivista del Dopolavoro Ferroviario di Genova “Superba” con una rubrica dedicata alla narrativa. Nell’estate del 2018, ha commentato per Alessandria News e Il Novese i Campionati Mondiali di Calcio.
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