Nella nostra galleria di fotografie dedicate al passato questa settimana pubblichiamo un'immagine di Via alla Stazione di Bolzaneto.
Intorno al 1850, con l'apertura della linea ferroviaria e l'arginatura del Polcevera, ebbe inizio una radicale trasformazione urbanistica accompagnata dalla progressiva industrializzazione del territorio bolzanetese. Con la costruzione della ferrovia Genova-Torino, inaugurata nel 1853, si rese necessario rettificare ed arginare il corso del torrente Polcevera, eliminando l'ansa da questo formata. La costruzione del terrapieno sopraelevato sul quale correva la nuova linea ferroviaria, che costituiva anche un solido argine alle acque del torrente, veniva anche a risolvere definitivamente i problemi creati dai frequenti straripamenti che causavano periodicamente gravi danni e talora anche vittime. L'ultimo grave episodio si era verificato il 26 agosto del 1834, quando le acque in piena avevano inondato la zona della Chiappetta ed altre aree nel fondovalle.
Fu scavato, per un tratto di circa 500 m, un nuovo tratto di alveo che tagliava la base della collina di Murta immediatamente a monte del convento di San Francesco (che in tal modo passò dalla destra alla sinistra del torrente) e costruito un argine sul lato sinistro, sul quale corre la ferrovia.Il tratto di greto non più percorso dal torrente e il ponte che l'attraversava furono interrati e furono bonificate le zone acquitrinose delle Bratte e delle Acque marce, predisponendo queste aree per la futura espansione edilizia; contemporaneamente veniva costruito il ponte intitolato a S. Francesco, per collegare le nuove rive del Polcevera.
Per realizzare l'argine e il nuovo tratto del Polcevera furono demolite alcune case, tra le quali la villa Mari-Debarbieri, che si trovava dov'è ora il ponte S. Francesco.
Con un R.D. del 26 gennaio 1854 la sede del Comune veniva trasferita da Brasile a Bolzaneto, seguita due anni più tardi anche da quella della parrocchia. La prima sede municipale era un edificio, ancora esistente, affacciato sull'attuale piazza Francesco Bartolomeo Savi, da sempre centro del paese, allora chiamata "piazza del Prione".
Nel frattempo, sui terreni pianeggianti ricavati nell’ex greto del torrente furono edificate le prime case per ospitare gli abitanti espropriati delle loro abitazioni per la costruzione della linea ferroviaria. Gradualmente. negli anni successivi, tutta l'area compresa tra la piazza del Prione e il borgo della Chiappetta fu edificata, andando a costituire l'attuale abitato di Bolzaneto. L’antico borgo del Prione perse via via d'importanza e il centro del paese si spostò poco più a valle, nelle aree di nuova edificazione, dove fu costruita la nuova sede comunale, inaugurata nel 1878.
Il nuovo centro gravitava intorno alle piazze oggi denominate Livraghi (prospiciente il convento della Chiappetta, e che un tempo costituiva l'estrema propaggine della collina di Murta), Rissotto (sul sito dell'antico ponte per Murta, dove nei primi anni del Novecento sarebbe sorto il nuovo edificio scolastico) e Rismondo (dove aveva sede il capolinea tramviario della Valpolcevera e all'epoca chiamata "piazza delle Carrozze", perché vi facevano capo i mezzi di trasporto diretti verso le zone collinari).
Con il R.D. del 26 settembre 1869 il territorio comunale si ampliò, inglobando (su richiesta degli stessi abitanti) la frazione collinare di Murta, sulla sponda destra del Polcevera, fino ad allora dipendente dal comune di Rivarolo.
(Foto Giorgio Campi. Fonte testo: Wikipedia)