Banca Carige torna all'utile |
Banca Carige

• inversione di rotta sui ricavi grazie alla crescita delle attività sulla clientela core del
Gruppo;
• revisione dei processi chiave per recuperare efficacia commerciale ed efficienzan operativa;
• gestione rigorosa dei costi;
• contenimento del costo del rischio grazie all’intensa attività di derisking;
• finalizzazione delle operazioni straordinarie previste dal Piano.
Nel primo trimestre del 2018, la Banca ha conseguito un utile pari a €6,4 milioni (perdita di €41,1 milioni nello stesso periodo del 2017), con proventi operativi complessivamente in crescita a €135,2 milioni (+18,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2017), anche grazie all’andamento positivo degli impieghi alla clientela e alle commissioni. Non sono inclusi nel trimestre gli effetti derivanti da operazioni straordinarie ancora in corso di esecuzione.
I risultati positivi sul fronte dei ricavi derivano da una crescita, rispetto al trimestre
precedente, del margine di interesse a €55,5 milioni, dovuto a nuovi impieghi alla clientela nel trimestre per circa €150 milioni, ottenuto grazie al focus della rete commerciale sui segmenti di clientela core – privati, POE, small business e mid corporate – a redditività superiore, sui quali la crescita è stata più marcata. Il primo trimestre 2018 vede la crescita degli impieghi alla clientela a €17,32 miliardi (+0,6%), segnale positivo determinato da una serie di iniziative commerciali mirate, oltre ad un nuovo modello di servizio incentrato sulla rete:
• nomina di 191 nuovi Direttori di Filiale negli ultimi sei mesi;
• revisione del sistema dei poteri deliberativi che ha portato ad aumentare le decisioni creditizie assunte in rete dal 20% del primo trimestre del 2017 al 70%.
Tali modifiche organizzative consentono di garantire una maggiore velocità di risposta e di erogazione (+40% le nuove concessioni deliberate nel trimestre rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente), mantenendo comunque i target di qualità del credito del Gruppo (credito erogato nel trimestre prevalentemente a clientela con rating medio/buono e eccellente).
Anche sul fronte delle commissioni nette la performance del trimestre è stata positiva, con una crescita a €61,9 milioni (+6,7% rispetto all’ultimo trimestre del 2017), con il contributo più significativo fornito dalla componente del risparmio gestito (+4,0% nei dodici mesi): le sottoscrizioni dei fondi comuni crescono infatti del 60,0% e i prodotti assicurativi del 67,0% rispetto al primo trimestre 2017.
Sul fronte degli oneri di gestione, pari a €117,8 milioni (-9,5% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente), la Banca continua la propria politica di gestione rigorosa dei costi, attraverso la significativa diminuzione delle spese per il personale, dovuta sia alla riduzione dell’organico di oltre 200 unità, sia alle misure di contenimento del costo del lavoro previste dall’accordo sindacale del 16 dicembre 2017.
La performance positiva dei ricavi combinata all’azione di contenimento dei costi consente alla Banca di raggiungere un cost/income pari all’87,1% nel trimestre, sensibilmente migliore rispetto al 98,5% del 2017.
Sul fronte del derisking degli attivi, la Banca ha impresso un’ulteriore accelerazione nel processo di riduzione dei crediti deteriorati, definendo una NPE Strategy che prevede cessioni e accordi di saldo e stralcio di posizioni UTP fino a €500 milioni nel 2018 (già inserita nel Piano), su cui la Banca sta registrando un elevato interesse (che si è tradotto in oltre 30 offerte non vincolanti), e di ulteriori €200 milioni nel 2019, nonché la cartolarizzazione assistita da garanzia statale (“GACS”) di esposizioni a sofferenza fino a €1 miliardo nel 2018.