Dalla Valpolcevera fino a Sturla: al Gaslini Meucci si studia imparando a lavorare |
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Una scuola inclusiva, dove studi e metti in pratica, dove non sei "un nome" ma una persona. E' l'Istituto Professionale Statale Gaslini Meucci di Genova, che abbraccia ben tre vallate con il plesso di Bolzaneto, in via Pastorino, il plesso di Marassi, in piazzale Valery, e il plesso di Sturla in viale Brea.
"Tre vallate con caratteristiche diverse, anche di utenza. - spiega il dirigente scolastico Alessandro Pozzo - Ma la nostra scuola aiuta nell'integrazione. Abbiamo due grandi forze: la prima sono i vari indirizzi: elettrico, elettronico, meccanico, ottico, odontotecnico e manutenzione; la seconda è avere una buona miscela che prevede la collaborazione dei docenti e del personale tecnico".
Voi lavorate molto per il post diploma: i ragazzi che escono dal Meucci devono avere in mano un lavoro ?
"Sì, - risponde Pozzo – la nuova legge 107 del 2015 prevede 400 ore di alternanza scuola-lavoro dalla terza alla quinta superiore con percorsi di formazione . Per esempio i manutentori stanno già facendo stage con i Municipi della Bassa Valbisagno o della Valpolcevera, anche se il l’obiettivo è di riuscire a collaborare con tutti i Municipi genovesi. Abbiamo già degli accordi con la Città Metropolitana per stage nel campo della manutenzione sul territorio. Una idea che ho in testa è formare già prima del diploma, con i maggiorenni, un consorzio di impresa".
Facendo un salto indietro, a prima del diploma, i ragazzi già tra le mura della scuola lavorano e si responsabilizzano ?
"Esattamente. Per esempio gli ottici ora hanno un laboratorio-negozio all'interno volto a preparare gli allievi a destreggiarsi nelle varie e complesse situazioni di pratica quotidiana, permettendo loro di ottenere solide abilità spendibili nel futuro lavorativo. Non solo: da anni collaboriamo con Caritas e la Comunità Sant'Egidio;infatti gli allievi, supervisionati dai docenti dell’area tecnico-pratica, sottopongono soggetti particolarmente indigenti a controlli visivi, provvedendo poi alla realizzazione degli occhiali. Un progetto simile è attuato ormai da anni anche nelle case circondariali di Marassi e Pontedecimo.
Gli allievi provvedono alla realizzazione di occhiali per i detenuti, dietro ricettazione di oculisti esterni o in base ad occhiali danneggiati di proprietà degli interessati. La stessa cosa succede per le protesi dentarie dove i nostri insegnanti di laboratorio odontotecnico in collaborazione con gli odontoiatri della struttura penitenziaria costruiscono protesi per i detenuti, utilizzando una collaborazione tra gli alunni detenuti e gli allievi dell’IPSIS Gaslini- Meucci. Questa sinergia è in funzione da più di 15 anni con ottimi risultati.
E' una grande responsabilità: non è più "una prova che poi si butta via", deve funzionare perché è per un vero paziente e nel frattempo i ragazzi conoscono realtà di vita diverse. I manutentori lo scorso anno si sono confrontati con la realtà di AMT in un'alternanza scuola lavoro in cui i tecnici dell’azienda hanno potuto venire a scuola e spiegare i processi di manutenzione interni; successivamente sono stati selezionati alcuni allievi che hanno proseguito con stage all’interno dell’azienda. Non solo: durante il periodo invernale ed estivo ci sono stage per la manutenzione al villaggio olimpico di Bardonecchia, oppure in Toscana per la manutenzione dei centri termali e biomedicali o nei resort di lusso della Sardegna. I ragazzi imparano, si fanno conoscere e sono compensati anche attraverso borse di studio ".
Siete sempre in evoluzione. Quali sono i prossimi obiettivi?
"La scuola è inserita in un progetto ministeriale che prevede la realizzazione di un modello duale in Italia seguendo l'esempio della Germania. Per fare questo è necessario lavorare con gli Enti Locali e la Camera di Commercio; sarebbe una novità e noi siamo convinti della fattibilità anche se siamo consapevoli che la realtà aziendale italiana è ben diversa da quella tedesca.
Stiamo poi cercando finanziamenti per poter avviare un altro progetto a Capo Verde dove ci sono poche strutture e pochi medici. A Capo Verde servono odontotecnici e ottici e potremmo mandare i nostri ragazzi.
Per quanto riguarda i meccanici gli studenti più motivati potranno fare stage estivi nelle aziende, accompagnati anche dagli insegnanti, per avere aggiornamenti e lavorare su motori nuovi e molto più all'avanguardia rispetto a quelli che abbiamo a scuola. Anche sull'efficientamento energetico i ragazzi possono fare stage di formazione direttamente in azienda e poi portare in classe quanto imparato e metterlo in pratica. Tutte queste esperienze fuori aula responsabilizzano, bisogna essere disponibili, elastici, puntuali e corretti già nelle aziende in cui si viene mandati a fare gli stage, così da potersi portare dietro queste caratteristiche anche dopo il diploma. Per noi la scuola è in evoluzione e interagire con le aziende è fondamentale. Il nostro istituto, al fine di garantire il diritto all’istruzione e il successo scolastico, è attento all’accoglienza e all’inserimento degli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (B.E.S) predisponendo percorsi didattici rispettosi degli specifici stili cognitivi di ciascuno studente.
Nell’ambito del POF (Piani Offerta Formativa) la scuola si fa promotrice, anche insieme ad altre scuole in futuro, di un ampliamento dell’offerta di alternanza scuola lavoro includendo studenti con disabilità presenti nei nostri tre plessi, a partire dalla classe terza, durante il periodo di alternanza della classe stessa nel progetto denominato “Alternanza lavoro @ scuola”, presentato lo scorso novembre al Salone ABC dell'orientamento. La scuola, in base alle potenzialità, attitudini e competenze dell'alunno disabile, tenendo presente il suo "progetto di vita", in collaborazione con i docenti di sostegno, gli enti e le agenzie locali, individua alcuni lavori di segreteria all’interno dello stesso istituto scolastico presso il quale lo studente potrà svolgere (per il periodo dello stage aziendale della classe) attività lavorative alternative alle lezioni, come tirocinio formativo.
L'istituto, in accordo con la famiglia e i referenti sanitari, stipula quindi una convenzione tra le parti, dove sono specificate le mansioni, i tempi e le modalità di svolgimento dell’alternanza da parte dell'alunno. Il percorso professionalizzante è finalizzato all’acquisizione di competenze trasversali, meta competenze tecnico-pratiche, relazionali e di autonomia, spendibili nei vari contesti lavorativi, che costituiscono i prerequisiti necessari per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro ad accesso riservato".