Il recupero del chiostro della Certosa passa attraverso la partecipazione a un bando nazionale |
Comune di Genova

Il chiostro della Certosa è stato scelto per la partecipazione al piano nazionale considerando il contesto urbano in cui è inserito e il valore monumentale della struttura. «Il territorio compreso tra il Campasso e Teglia – ha spiegato l’assessore – è infatti caratterizzato, come richiesto dal bando, da disagio sociale ed edilizio. Il chiostro si trova, d’altra parte, nei pressi della stazione del metró e può essere utilizzato in sinergia con il chiostro della vicina parrocchia. Con la demolizione di fabbricati a monte si può creare uno spazio aperto, mentre con il ripristino del pergolato, con la costruzione di un gazebo e la creazione di un giardino con essenze di pregio all’interno del chiostro, si può valorizzare un luogo prestigioso, uno spazio urbano di grande valore architettonico e, in qualche misura, invertire i flussi del turismo dal centro alla periferia».
A questo punto toccherà al Consiglio Comunale lunedì 30 novembre approvare la partecipazione al bando.
" Una corsa contro il tempo che ci vede tutti uniti - commenta la consigliera comunale del Pd, Cristina Lodi, che ha seguito da vicino l'evoluzione della pratica -. A cominciare dagli uffici comunali che sono riusciti a produrre in tempo record tutta la documentazione. Il bando mette a disposizione 200 milioni di euro e può essere la soluzione decisiva per recuperare il Chiostro di Certosa. Il bando non richiede una presentazione immediata del progetto ma bisogna rispondere a determinati requisiti e questa zona della Valpolcevera, per alcuni aspetti purtroppo, rientra nei parametri richiesti".
Guarda la video intervista a Cristina Lodi.
